RECENSIONE: A nuoto verso casa di Deborah Levy

 
Acclamato dalla critica d’oltremanica come il vero vincitore del Booker Prize 2012, A nuoto verso casa si apre in una giornata afosa e assolata, in una villa nel Sud della Francia. Nina è un’adolescente come tante, in vacanza con il padre, Joe, un poeta scapestrato e la madre, Isabel, una donna che ha messo il lavoro di giornalista al primo posto, da anni.

La quiete fittizia, amplificata dal languido scenario, viene interrotta dall’apparizione di un corpo, in piscina, un qualcosa di indefinito ma ingombrante, quasi minaccioso. La curiosità degli astanti si trasforma in stupore quando quell’ammasso inanimato prende vita e si rivela essere una donna, giovane e bella: Kitty Finch.

La tensione, che caratterizza la narrazione, si percepisce fin dalle prime pagine. La presenza della misteriosa ragazza, una squilibrata dalle pseudo-aspirazioni letterarie, invaghita del padre di Nina, risveglia sentimenti contrastanti, attrae e ripugna, esercitando un sortilegio nefasto su tutti gli abitanti della villa.

Complice la prosa di Deborah Levy, elegante e incisiva, il testo si rivelerà carico di non detti, di impressioni sfuggevoli, di quella dualità di eros e thanatos tipica delle tragedie greche.

 
Underwater Swimmer  © Samantha French
 
Che qualcosa o qualcuno, prima della fine del romanzo, sia destinato a rompersi, spaccarsi, rivelando, inesorabilmente, una fragilità interiore da tempo sopita, è chiaro al lettore, che si troverà ad essere mero spettatore di un dramma annunciato.

Un libro breve, amaro e godibile, da sorseggiare in un pomeriggio caldo d’estate, se non si ha paura di affrontare i segreti taciuti da anni.


Titolo: A nuoto verso casa
Autore: Deborah Levy
Casa Editrice:
Garzanti
Traduzione dall'inglese: Stefania Cherchi
Pagine: 143
Prezzo: 16,40 euro
 




2 commenti:

  1. Leggere una recensione mette una smania incredibile di entrare in libreria e infilare il naso in questi misteriosi titoli, titoli alla "vedo non vedo", copertine che catturano l'occhio prima ancora della mente...
    Un libro non si giudica dalla copertina, ma indiscutibilmente la copertina incide parecchio...

    Un thriller letterario... un genere che durante la mia epifania letteraria ho volutamente lasciato da parte per poi riscoprirlo solo di recente...

    L'acuta e passionale recensione accende come sempre la curiosità...

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    1. Mi fa piacere sapere che la mia recensione abbia suscitato una reazione positiva :)
      Il romanzo è molto particolare. Forse, come ho scritto nell'articolo, più adatto ad un pomeriggio estivo che ad una lettura da fare in questi giorni di freddo, sotto il piumone... Ma forse sono io che ho queste manie strane :D

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