RECENSIONE: L'amore graffia il mondo di Ugo Riccarelli


Vincitore del Premio Campiello 2013, "L'amore graffia il mondo" è l'ultimo, toccante romanzo scritto da Ugo Riccarelli.
Romanzo che segue la vita di una bambina sognatrice, con uno strano nome deciso da suo padre, Delmo, capostazione affascinato dalla bellezza ed eleganza di una locomotiva, la 640, soprannominata da tutti Signorina.

Dalla nascita, avvenuta nella casa dei ferrovieri, in un piccolo borgo di provincia, all'età adulta, con i suoi compromessi e i suoi sogni mancati: attraverso lo scorrere della pagina il lettore osserverà le diverse fasi della vita della protagonista, un donna comune, come tante, così ben tratteggiata dalla penna delicata di Riccarelli.


"L'amore graffia il mondo" è, innanzitutto, un inno alla donna, al suo sacrificio costante, all'abnegazione continua di se stessa. Sacrificio voluto dalla società che imponeva (e forse tutt'oggi impone) il mettere da parte le proprie esigenze per quelle altrui: che siano quelle di un padre anziano, di un marito da aiutare, i conti da far quadrare, un figlio gravemente malato, non importa. C'è sempre qualcosa o qualcuno che viene prima, che costringe Signorina a mettere da parte i propri sogni, le proprie aspirazioni, a procrastinare sperando in un domani migliore. 


La locomotiva 640 detta "Signorina" ©Museo ferroviario piemontese
Ma non sono solo fattori esterni che influenzano la protagonista del romanzo. È presente infatti un senso di colpa latente ma costante: è Signorina stessa che, ad un certo punto nella narrazione, si incolpa per non aver dedicato abbastanza tempo ad Ivo, quel figlio malato, nato troppo presto.




Guardando la protagonista, il suo mutare nelle varie fasi della vita, dall'infanzia, passando all'adolescenza ed infine alla maturità, si ravvisa un'efficace sintesi di tutti gli atteggiamenti, desideri, paure e speranze delle donne presenti e passate: l'essere figlia obbediente, adolescente desiderosa di un primo innamoramento, una donna divisa tra gli obblighi famigliari e il desiderio di ritagliarsi uno spazio proprio. Una donna che credeva che "la bellezza e l'amore potessero tenere insieme tutte le cose".

Ugo Riccarelli non è riuscito a ritirare il Premio Campiello: si è spento, all'età di 58 anni, a causa dei problemi polmonari che lo affliggevano dalla nascita, problemi che richiamano alla mente quelli del piccolo Ivo, figlio di Signorina. È stata la moglie, Roberta Bertone, a ritirarlo, riassumendo, in una sola frase l'anima del romanzo: "Sono orgogliosa di essere qui per lui e per tutte le donne che Signorina rappresenta".  

  
Titolo: L'amore graffia il mondo
Autore: Ugo Riccarelli
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 176
Prezzo: 19 euro




 

11 commenti:

  1. Bella la foto, ma il libro non lo leggerei mai...troppo da tagliarsi le vene! Bella recensione in ogni caso :*

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    1. È vero è molto intenso, ma non leggendolo ti perdi un romanzo meraviglioso... :)

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  2. Bella, sentita e delicata, questa recensione. Il romanzo di Riccarelli è in lista. Lo leggerò :-)

    Pat

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    1. Grazie del commento, davvero :) Il romanzo mi ha colpito moltissimo, te lo consiglio: sarà una lettura intensa e toccante..

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  3. Un romanzo bellissimo! Come del resto ho amato moltissimo Tutto il dolore del mondo.
    Romanzi intensi, profondi, che riportano una lingua bella, ampia e potente

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    1. Io ho scoperto da poco questo autore: ho letto solo "L'amore graffia il mondo". Per questo, mi sto segnando tutti i titoli che mi suggerite :) Pian piano recupererò tutto!

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  4. Non sapevo l'autore fosse morto. Conoscevo il romanzo, ma non ero convinta. Adesso lo metto in wishlist. :)

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    1. Si, purtroppo è mancato...
      Come ho più volte detto e scritto, il romanzo merita molto.
      Aspetto le tue impressioni quando l'avrai letto :)

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  5. È da quando è stato pubblicato che lo "corteggio", ma aspetto la pubblicazione in brossura, non amo il cartonato rilegato...

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  6. Anche io di solito preferisco la brossura :) ma a volte cedo!

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