Benvenuti al primo appuntamento con una nuovissima rubrica di approfondimento sul mondo dei libri: Focus on!
Si parlerà di scrittori, eventi e iniziative legate alla lettura, in tutte le sue forme e declinazioni.
Iniziamo parlando del Salone Internazionale del Libro di Torino, una delle più importanti manifestazioni italiane nel campo dell'editoria.
Il tema principale del #SalTo14 è stato "il bene" inteso come capacità di farlo a sè e agli altri, magari aiutati da una buona lettura, come ha affermato la scrittrice Susanna Tamaro, madrina della kermesse.
Un messaggio di positività in un momento di crisi del settore, supportato da una campagna pubblicitaria semplice ma d'impatto.
Il paese ospite è stato la Santa Sede con un padiglione ad hoc progettato dall'architetto Roberto Pulitano, utilizzando la pianta della Basilica Vaticana di Donato Bramante. Uno stand con un cupolone fatto interamente di libri che ha attirato molti visitatori della manifestazione.
Il salone, ricavato nell'area dell'ex stabilimento Fiat, con i suoi 51.000 m² di spazio espositivo ha ospitato, come ogni anno, diverse case editrici: dalle più conosciute alle più piccole. Un'occasione ghiottissima per gli amanti della lettura, arricchita da un fitto calendario di incontri e conferenze.
Ma veniamo a noi! Quest'anno ho avuto l'occasione di poter sperimentare con mano cosa significhi girovagare tra migliaia di libri, in uno degli eventi europei più suggestivi legati al mondo del libro. Partenza domenica mattina, con biglietti già prenotati online e un elenco di stand che volevo assolutamente visitare. Un piano d'attacco ben studiato, utile per non perdersi nella miriade di proposte.
Quando sono entrata mi sono sentita un po' come Alice nel Paese delle Meraviglie: incantata e disorientata allo stesso tempo dal numero di volumi che vedevo. Cartina alla mano ho iniziato l'esplorazione. L'obiettivo era innanzitutto conoscere nuove case editrici indipendenti che, nelle grandi librerie, vengono fagocitate dai colossi che dominano il mercato; ma anche scovare, da buona feticista di copertine, edizioni particolari.
Con una mano sul cuore e l'altro sul portafoglio ho preso delle decisioni. Sì, lo so. Può sembrare un po' melodrammatico, ma credetemi: è stato difficile scegliere cosa prendere e cosa lasciare :D
Da Iperborea, casa editrice dedita alla pubblicazione di scrittori nordici, ho acquistato "Scompartimento n 6" della scrittrice finlandese Rosa Liksom, finalista del Premio Strega Europeo. Il racconto di un incontro/scontro sul treno della Transiberiana tra un uomo russo e una studentessa finlandese, sullo sfondo di una Russia degli anni Ottanta ormai al collasso, "sul punto di sciogliersi nella fanghiglia del disgelo".
Ciliegina sulla torta è stato l'ultimo acquisto: "Memorie di un soldato bambino", durissima testimonianza dello scrittore sierraleonese Ishmael Beah. Ho avuto il piacere e l'onore, per una serie di fortunate coincidenze, di incontrare l'autore, dirgli due parole e farmi fare un autografo. È stato un momento breve ma intenso che mi ha fatto tornare a casa con il sorriso stampato sulla faccia e un ricordo davvero speciale della mia prima visita al #SalTo14.
Che bella esperienza!!!
RispondiEliminaSono stata anche io al Salone Internazionale del Libro di Torino circa una decina di anni fa, ma ero decisamente meno preparata rispetto a te e difatti ero rimasta travolta dalla “miriade di proposte”.
Approvo il tuo “piano di attacco” e le tue scelte di acquisto !
Per quanto riguarda "Mare calmo" di Nicol Ljubić, il tema mi è molto caro. Propongo a tutti la visione del film di Sergio Castellitto “Venuto al mondo”, dall’ omonimo romanzo di Margaret Mazzantini con Penelope Cruz ed Emile Hirsch (per chi non lo conoscesse, il protagonista di “Into the Wild”).
Inoltre cito l’ opera di Abdulah Sidran “A ZVORNIK HO LASCIATO IL MIO CUORE”, che l’ anno scorso ho avuto il piacere di vedere rappresentata al teatro Stabile di Genova in occasione della rassegna di Drammaturgia Contemporanea.
Dopo “6.41” di Jean-Philippe Blondel ci proponi un altro libro ambientato interamente durante un viaggio in treno: “Scompartimento n 6" della scrittrice finlandese Rosa Liksom. Cito una terza opera, anch’ essa ambientata durante un viaggio in treno : il romanzo breve di Lev Tolstoj “Sonata a Kreutzer”. A chi vengono in mente altri romanzi?
Impagabile l’ esperienza di conoscere di persona lo scrittore sierraleonese Ishmael Beah!
Alessia
Si, è stata davvero una bella giornata! Avrei voluto partecipare anche a qualche conferenza ma quelle che mi interessavano erano sabato e io sono potuto andare solo domenica. Il prossimo anno, impegni permettendo, il "piano d'attacco" sarà ancora più dettagliato :D
EliminaConosco a grandi linee la storia di "Venuto al mondo" ma ho dei dubbi del tutto ingiustificati verso i libri della Mazzantini (non ho mai letto nessun suo libro). Proverò a dargli una possibilità guardando il film :)
Per quanto riguarda gli acquisti: su "Mare calmo" ero indecisa ma, parlando con l'addetta della casa editrice, mi sono decisa a prenderlo :)
"Scompartimento n 6" invece ero sicurissima di volerlo. Avevo letto del Premio Strega Europeo e mi ero ripromessa di scegliere qualcosa da poter leggere in lingua. Dando un'occhiata alla trame quella che mi ha preso subito è stata appunto la storia di "Scompartimento n 6" scritto in finlandese -.-"
Della serie sono la solita :D In ogni caso ho letto molte recensioni positive. È pieno di citazioni e rimandi al mondo e alla letteratura russa. Speriamo bene...ho grandi aspettative!
Non so perché mi sia fissata con i treni ultimamente :D aggiungo anche io un titolo di un romanzo interamente ambientato su un treno: "Assassinio sull'Orient Express" della famosissima Agatha Christie.
Dopo questa lunghissima risposta volevo ringraziarti per i commenti Ale! Ci sono sempre consigli di lettura o di film molto interessanti! :)
Della coppia Mazzantini –Castellitto ho visto i film “Venuto al mondo” e “La bellezza del somaro”, mentre mi manca “Non ti muovere”.
RispondiEliminaI primi due sono decisamente diversi! “Venuto al mondo” lo ho rivisto tre volte nell’ arco di poche settimane… ho adorato il personaggio di Diego (immagino che molti altri lo abbiano odiato, è una questione soggettiva, ma non posso aggiungere altro!).
A questo punto direi che posso aprire un blog sul cinema… infatti i romanzi della Mazzantini da cui i film sono tratti non li ho letti e non ho letto nessun altro suo romanzo!
Qualcuno ne ha letti? Mi interesserebbe approfondire la cosa!
Alessia
Dalle prime quattro pagine, "Scompartimento n 6" sembra molto interessante. Copertina bellissima e, sulla carta, una storia che mi ha preso molto...sarà l'atmosfera del treno, la neve, la Russia... speriamo finisca bene!
RispondiEliminaAnna
Per "Scompartimento n 6" ho delle grandi aspettative anche io! Ti farò sapere una volta terminata la lettura :)
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